Quando si parla di amianto, si parla di un materiale costituito da fibre con una dimensione di alcuni centesimi di micron (un millesimo di millimetro); esso è così pericoloso quando le fibre di cui è composto vengono inalate, infatti possono entrare in profondità negli alveoli polmonari causando lesioni interne al nostro corpo molto gravi.
Nel caso della ditta Fanny di Nonantola in provincia di Modena, le problematiche relative le caratteristiche strutturali dell’edificio si sono rivelate più di una, a partire dal tetto aziendale ricoperto di eternit al 100%. E’ stata necessaria una bonifica amianto completa per debellare il materiale cancerogeno quanto prima.
In secondo luogo, la capacità di tenuta impermeabile dello stabile si è rivelata di scarso livello date le varie rotture della copertura a causa della normale usura del tempo e dell’azione degli agenti atmosferici. I canali di scolo (grondaie) erano ormai arrugginiti, poco efficaci e presentavano diversi punti lacerati, origine di infiltrazioni.
A questo si sono aggiunte una tenuta di isolamento alquanto critica e la necessità di installare linea vita su tetto per le future manutenzioni.
Da parte della Ditta, inoltre, è stata espressa la volontà di installare, a sostituzione della copertura in amianto, un impianto fotovoltaico abbastanza potente per auto produrre ed auto consumare energia e coprire il proprio fabbisogno energetico giornaliero rientrando cos’ nelle incentivazioni statali per chi sostituisce una copertura in asbesto col fotovoltaico.
La soluzione al problema è stata trovata dalla ditta specializzata Tecnoservice Soc. Coop. di Verona che ha vinto l’appalto con conseguente affidamento da parte dell’azienda Fanny di tutti i lavori per la bonifica dello stabile.
Sono state presentate tutte le problematiche strutturali dell’edificio e le necessità a livello energetico di cui il Committente abbisognava. Questo, per contestualizzare e delineare un quadro chiaro della situazione a cui trovare rimedio nel miglior modo possibile, in modo efficace e soprattutto a prezzi contenuti.
I lavori hanno avuto inizio con la bonifica amianto dal tetto secondo le norme di sicurezza vigenti, con conseguente rifacimento tetto.
Il rifacimento della copertura aziendale è stato seguito dalla posa di struttura fotovoltaica sull’intero coperto con pannelli sandwich isolanti in alluminio dello spessore di 10 cm ad alta tenuta termica per risolvere al meglio il problema della scarsa tenuta di isolamento.
La posa dell’impianto fotovoltaico dalla potenza di 98 kWp, era stata espressamente richiesta dalla ditta Fanny per l’auto produzione ed auto consumo di energia al fine di coprire il proprio fabbisogno quotidiano e per garantire una diminuzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera rendendo l’efficienza dell’edificio maggiormente ecosostenibile.
Le lavorazioni sono proseguite affrontando la questione relativa i canali di scolo ormai datati, e per risolvere il problema, la ditta appaltata ha optato per il completo rifacimento dei canali di gronda in alluminio; a seguire, la posa di linea vita certificata sul tetto per consentire eventuali manutenzioni future in totale sicurezza.